"Quello che ho sempre sognato è un'arte della serenità... senza niente che affligga o disturbi... che sia qualcosa di analogo a una buona poltrona, che rilassi e che riposi.."(H.Matisse)
Stavolta nessun mistero, nessun giallo, come nei post precedenti, ma immagini molto note, che avevo voglia di rivedere, immagini di una freschezza e di una vitalità straordinarie.
"Caronte", "Lucifero","Minosse": per descrivere il caldo di questo luglio si sono scomodati tutti i personaggi dell'"Inferno".
Sudore, afa, nessuna voglia di leggere, poca anche di scrivere.
Ma un rimedio c'è.
Bastano un bel CD in sottofondo (Charlie Parker, per esempio: QUI è il link) e un libro come questo da sfogliare, per rinfrescare l'aria opprimente di un appartamento di città e sentirsi trasportare "sotto le stelle del jazz", per dirla con Paolo Conte.
Nel 1947 Henri Matisse ha settantotto anni, è stanco, malato e i postumi di un'operazione lo hanno costretto tra letto e sedia a rotelle. L'uso dei pennelli e della tavolozza lo affatica, ma ha ancora voglia di creare e di esprimersi. Allora, trova un modo diverso e meno stancante di fare pittura: quello di "dipingere con le forbici", colorando a tempera, tagliando e incollando ritagli di carta dalle tinte brillanti (i "papiers gouaches decoupées").
Eccolo in questo video mentre lavora ( il link è QUI).
"Invece di disegnare il contorno e inserirvi il colore, disegno direttamente nel colore": dice.Eccolo in questo video mentre lavora ( il link è QUI).
Il colore, appunto, è stato il protagonista di tutta la sua pittura, fin dall'esposizione nel Salon del 1905, quando lui e i suoi amici furono definiti "fauves", belve, per la violenza esplosiva dei loro dipinti: nessuna prospettiva, nessun chiaroscuro, solo tinte vivaci, innaturali, usate per esprimere tutta la gamma delle emozioni.
"Un barattolo di colori gettato in faccia al pubblico": disse un critico.
A quella maniera di creare, di dare libro sfogo ai sentimenti, Matisse è rimasto fedele per tutta la vita, senza inquietudine, ma lasciandosi andare alla pura gioia di vivere.
E ancora continua, anche se è vecchio e malatoUn raffinato editore, Emanuel Tériade, che pubblica la rivista "Verve", per cui Matisse ha già lavorato, lo convince a radunare i suoi disegni e i suoi pensieri in un libro che verrà stampato con una tiratura limitata di 250 copie.
Venti immagini, rese perfettamente: venti litografie realizzate con un procedimento lungo e laborioso, intervallate da centotrenta pagine di testo.
Frasi e pensieri, scritti con un pennello sottile, con inchiostro nero su fondo bianco. Testi che, come dice l'artista, "si possono leggere o non leggere", ma che servono come "sfondo sonoro", per far risaltare le immagini
"Come gli aster- spiega ancora- servono in un bouquet per far risaltare gli altri fiori".
È come se qui ricapitolasse tutti i suoi interessi.
"Queste immagini dai colori vivi e violenti sono nate dalla cristallizzazione dei ricordi del circo, dei racconti popolari, o dei viaggi": spiegherà.
Il circo lo aveva affascinato fin da bambino, con i suoi saltimbanchi e i suoi fenomeni, come il "Mangiatore di spade".
Oppure con i suoi acrobati e la vivacità dei suoi colori.
Icaro, con il suo cuore rosso pulsante e le sue braccia curve come ali in volo, rimanda alla sua passione per la mitologia
La laguna è un ricordo del suo viaggio in Polinesia, sulla traccia dei paesaggi di Paul Gauguin.
Venti immagini: pensieri e ricordi di una vita intera.
Il titolo del libro doveva essere "Cirque", circo, ma "Jazz" gli è apparso più evocativo della libertà e del piacere dell'improvvisazione.
Anche lui, come un jazzista, improvvisa su un tema e anche lui deve stare attento all'armonia dell'insieme: "Non basta mettere i colori, anche se bellissimi, gli uni accanto agli altri, i colori devono reagire gli uni con gli altri. Altrimenti è cacofonia.
Il jazz, invece, è ritmo e significato"
"Jazz" è il regalo di un vecchio artista, una lezione di felicità e di energia, nel segno della musica.
A noi non resta che sfogliarlo e sognare.
Jazz e Matisse: un invito a nozze apposta per me. grazie grazie grazie!
RispondiEliminaUn connubio straordinario, vero?
EliminaQuesti dipinti di Matisse sono proprio belli. Avevo già visto Icaro ma non sapevo che facesse parte della serie del libro, a proposito, sai se sia ancora pubblicato? Ciao
RispondiEliminaSara
Il libro è stato recentemente ripubblicato da Electa in edizione raffinatissima (e costosa).Altrimenti cerca su Amazon che si possono trovare edizioni meno belle, ma a prezzi minori. E poi tutte le immagini le trovi sul web.
EliminaIl volume di Electa - 299 euro - si può acquistare a rate da euro, senza costui aggiuntivi, in tutte le librerie come la mia, Spedizione Gratuita!
Elimina"una lezione di felicità e di energia": mi piace, mi piace molto. E che a darmela sia un artista del calibro di Matisse, ma prima di tutto un uomo che invece di ripiegarsi nella malattia e nello sconforto ha ancora voglia di giocare e di condividere, mi piace ancora di più.
RispondiEliminaGrazie, come al solito sei veicolo di incontri preziosi, al di là dello spazio e del tempo :-)
E' vero che la gioia di vivere di Matisse è quelle di un grande artista e di un grande uomo. Nel video che ho messo come link traspare la sua felicità di creare e di condividere.
EliminaÈ corroborante dare inizio alla mia giornata con Henri Matisse e col Jazz. Grazie:-)
RispondiEliminaMarco
Corroborante anche per me rivedere queste immagini. Non a caso le ho pubblicate!
EliminaIndubbiamente è un sogno da sfogliare su note appassionate e per dirla come un gallerista che conobbi la pittura di Matisse è come un pianoforte di emozioni non immediate ma da coltivare col tempo.
RispondiEliminaFelice giornata
Davide
Bella l'immagine del pianoforte di emozioni! Matisse è una straordinaria carica di vitalità ed energia. Sono queste le sensazioni che mi piace coltivare...
EliminaCol jazz ho sempre avuto un rapporto conflittuale, ma Matisse lo adoro, senza riserve!
RispondiEliminaA presto amica mia, ti saluto anche qui prima di partire.
:)
Anch'io Matisse lo adoro senza riserve. Ma anche il jazz...:-)
EliminaA presto e buone vacanze!
Ma sai che proprio ieri mi è arrivata la newsletter che a Palazzo Diamanti faranno una mostra sull'artista?! Beh, con "straordinaria" lungimiranza sarà nel 2014...Noi, comunque, cerchiamo di vederci prima.
RispondiEliminaBye&besos
Il 2014 ? Un preannuncio precoce, direi. Certo che noi ci vediamo prima, aspettare Matisse mi sembra decisamente troppo lungo.
EliminaUn sommo artista, da sempre molto caro a spiriti aperti di questa mia zona, finitima con la Costa Azzurra.
RispondiEliminaÈ vero che la luce lì, nella tua terra, sembra fatta per gli artisti...
RispondiEliminaC'è tutta l'essenza di Matisse, una chiara visione della sua grandezza, in quanto ci hai presentato.
RispondiEliminaHo letto avendo in sottofondo Parker. Inevitabile pensare di essere lì con te a sfogliare Jazz :)
RispondiEliminaGRAZIE!
Ottimo lavoro. Matisse ha, come pochi, dato una dimensione musicale ai colori e tutto sommato direi anche di danza. www.zenotravegan.com
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