"Ho deciso di dipingere fiori a una scala enorme, in modo che nessuno possa ignorarne la bellezza" (Georgia O'Keeffe)
Troppo belli sono questi giorni d'estate a Bruxelles.
Troppo pigra mi sento per scrivere tutto un post con una di quelle piccole storie d'arte che pure mi piacciono tanto.
Troppo pigra mi sento per scrivere tutto un post con una di quelle piccole storie d'arte che pure mi piacciono tanto.
Queste lunghe giornate assolate sono talmente inaspettate che mi obbligano a goderne ogni momento.
Ho riempito la casa di mazzi di girasoli, sto cercando di far sopravvivere in giardino vasi di pianticelle variopinte.
Non posso rinunciare, però, a rivestire dei colori dell'estate anche il blog, pubblicando l'immagine più calda, vivace e gioiosa che sono riuscita a trovare: quella di uno degli enormi fiori di Georgia O'Keeffe (1887-1986), la "Red Canna", una tela alta poco meno di un metro, ora al Museo dell'Università dell'Arizona a Tucson.
Georgia O'Keeffe ha iniziato a dipingere le sue grandi tele floreali nel 1924.
Racconta lei stessa che un giorno d'estate, guardando un fiore, ha avuto come una folgorazione.
Ha pensato che, ingrandendone a dismisura le dimensioni, anche una semplice pianta potesse farci scoprire quanto di straordinario ci sia nelle cose che siamo abituati a vedere tutti i giorni, senza mai avvertirne la meraviglia.
Ed è proprio la meraviglia che intende trasmettere con questa tela.
Non si tratta, certo, dell'illustrazione precisa di un testo di botanica, né tanto meno di uno schizzo eseguito dal vero, spinta dall'emozione di un momento.
È un quadro, invece, studiato in ogni particolare, partendo da una serie di disegni e tracciando, poi, i contorni dei petali, fino a arrivare a una composizione astratta che rievochi, con il suo insieme di linee e di colori sfavillanti, le forme stesse della natura.
Il grande fiore occupa tutta la tela, anzi, arriva a oltrepassarne i bordi e quasi a tracimare nello spazio intorno.
È come se la pittrice fosse riuscita a catturare non solo l'essenza, ma anche tutta l'energia e la forza vitale della pianta fiorita, con una tale evidenza da darci l'impressione di vederla con la stessa prospettiva di un insetto.
Come avviene in altri dipinti della medesima serie, lo sguardo, guidato dalle linee sinuose dei petali, è attirato fino al centro del fiore, dove il contrasto stridente delle tinte rosa e gialle mette in evidenza gli organi riproduttori della pianta.
Le interpretazioni sessuali, pur sempre smentite, sono state inevitabili.
E certo hanno contribuito a rafforzare l'impressione di vigore e di vitalità di un'immagine come questa.
Lontano le mille miglia dallo stereotipo della donna che dipinge fiorellini, Georgia O'Keeffe è stata un'artista anticonformista, indipendente, brusca, ironica.
Ha studiato e insegnato belle arti a Chicago e ha partecipato, a New York, alle elaborazioni più sofisticate delle avanguardie.
Sposata con un fotografo e gallerista notissimo come Alfred Stieglitz, si è aggiornata sulle tendenze dell'arte europea contemporanea, affascinata dall'astrattismo di Kandinsky e dalle sue teorie sui legami tra arte figurativa e musica.
Sposata con un fotografo e gallerista notissimo come Alfred Stieglitz, si è aggiornata sulle tendenze dell'arte europea contemporanea, affascinata dall'astrattismo di Kandinsky e dalle sue teorie sui legami tra arte figurativa e musica.
Lei stessa afferma di voler dare l'impressione che i suoi fiori abbiano il movimento e il ritmo di una danza.
Sarà per questo che mi pare che nelle forme ondulate e nei colori fiammeggianti di questo dipinto risuoni la stessa ardente musica di questi caldi giorni di fine luglio.
QUI è il link al sito del museo dedicato a Georgia O'Keeffe nel deserto del Nuovo Messico, dove l'artista stabilisce a partire dal 1929.
E come possibile colonna sonora di queste giornate: "Summertime" interpretata da una straordinaria Janis Joplin.
profumi freschi :)
RispondiEliminae colori fragranti:-)
EliminaStupendi colori...un quadro e una pittura eccezionali, che comunca intense sensazioni..un omaggio gradito per aprire bene la giornata...
RispondiEliminaCiao, Stefania
È vero, Stefania, che un quadro così è capace almeno per un po' di cambiarti l'umore. C'è una tale forza, una tale energia che sembra che un po' ne arrivi anche a noi!
EliminaHo visto dei dipinti dei fiori di Georgia O'Keeffe in un negozio di stampe ed erano tanto belli, allegri e pieni di vita da riempire tutto l'ambiente della loro vitalità . Mi pare siano proprio adatti a celebrare l'estate
RispondiEliminaAnna
Anch'io ho scoperto vari anni fa I dipinti di Georgia O'Keeffe attraverso una stampa: quella del suo grande fiore rosso di papavero. Da allora ne ho ricercato le immagini di fiori e di paesaggi, capaci come poche di illuminare la vita.
EliminaUna meraviglia!
RispondiElimina:)
Vero! :-)
EliminaGeorgia O'Keeffe: il Michelangelo dei fiori.
RispondiEliminaCiao Grazia, buona estate belga!
Bella l'idea del Michelangelo dei fiori!
EliminaBellissima estate anche a te, cara Paola, e porta con te anche Sherlock:-)
Un dipinto solare e complesso magistralmente descritto con passione e competenza.
RispondiEliminaGrazie e buna prosecuzione di soleggiate vacanze estive.
Grazie, Luisa, qui l'estate di sole miracolosamente continua e i colori fiammeggianti dei fiori di Georgia O'Keeffe si rispecchiano in quelli del mio giardino. Per ora.
EliminaIl grigio a Bruxelles è sempre in agguato!
Il concetto di macro applicato alla pittura.
RispondiEliminaFolgorante, in ogni senso.
Proprio così, Nela, un fiore che contiene un mondo!
EliminaIo adoro i fiori! Ancor più se vengono rivisitati, come in questo caso, con possente ed estrosa interpretazione!
RispondiEliminaA me i fiori della O' Keeffe piacciono proprio perchè diventano composizioni astratte che rievocano, senza tradirle, le forme della natura.
EliminaGrazie, questi colori mi hanno rallegrata per un istante nel grigiore inesorabile della mia orrenda estate californiana. In ottobre andremo finalmente in vacanza proprio in New Mexico, se ci riesco vado a vedere il museo di Georgia.
RispondiEliminaE che dire della colonna sonora? Conosco tantissime versioni diverse di quella meraviglia che è Summertime, e insieme a quella di Ella Fitzgerald, quella della Janis è sempre stata la mia preferita :-)
Mi fa piacere che i colori di Georgia O'Keeffe abbiano vinto il grigio della nebbia californiana e che anche per te Janis ( insieme a Ella) sia insuperabile in Summertime. Condividiamo sempre più cose! Ne avremo di argomenti per il nostro incontro ferrarese!
EliminaPrevedo ore di chiacchiere!
Eliminache meraviglia cara Grazia! Bellissimo davvero!
RispondiEliminaSono contenta che ti sia piaciuto!
EliminaOggi mi sento meno ignorante perché lei la conosco! Ma leggere i tuoi post è sempre interessante e imparo ogni volta qualcosa di importante anche su artisti che penso di conoscere...
RispondiEliminaUn abbraccio solare nelle tue giornate bruxellesi
Cinzia
Immaginavo che, come appassionata di giardinaggio, ti piacessero i macro-fiori della O'Keeffe!
EliminaUn abbraccio solare anche a te!