Oggi ho creato il mio blog, ma non so cosa farne.
Mi sembra di essere ritornata ai tempi delle medie o del liceo, quando le classi erano ancora divise tra "maschi" e "femmine".
I maschi, acneici e perennemente sudati, ostentavano un aperto (ma chissà quanto vero) disprezzo nei confronti delle attività femminili.
Le femmine, altrettanto acneiche e sudate, (la cosmesi allora non si interessava agli adolescenti) li guardavano di lontano e ostentavano anch'esse indifferenza (chissà quanto vera), fingendosi assorte in loro misteriose occupazioni.
In realtà, segretamente, riempivano il diario (sì, il vecchio caro diario) di cuoricini e scritte che alludevano cripticamente all'amato e lo imbottivano con foto, ritagli di giornale, poesie (rigorosamente d'amore) e frasi tratte da cioccolatini o da giornali femminili.
È vero che non c'erano né computer, né blog.
Ecco, ora, con questo schermo vuoto e questa penna (pardon, mouse) davanti, mi sento tornata un'adolescente acneica con il suo diario.
Per ora lo sigillerò con la chiavetta, come avevo fatto col mio antico diario di ragazza, e poi.... chissà.
Forse anche i blog, come i figli, crescono e, a un certo momento, lo dovrò far volare via.
Aspettiamo .....
Aspettiamo .....
Richard Galliano, Libertango :
Lascio un saluto qui, mentre ancora non capisco se "sono iscritta" oppure no...
RispondiEliminaGrazie per questo invito graditissimo, e che emozione vedere la foto che hai scelto per il profilo! :-)
In effetti l'ho poi aperto al pubblico, il blog, il 13 ottobre 2010.
RispondiEliminaE' proprio vero : si scrive per essere letti.