Un uomo, un violoncello e un grande fotografo: Robert Doisneau
(1912-1994)
A Parigi la pioggia cade fitta, ma l'uomo con l'impermeabile
bianco non cerca nemmeno di coprirsi con l’ombrello. Anzi, preferisce
bagnarsi pur di riparare il violoncello che ha portato con sé.
Un’immagine famosa, riprodotta migliaia di volte.
Un'immagine che ha dietro una storia, ma, stavolta, nessuna rivendicazione, nessun processo come quello intentato a Doisneau dai due "falsi" innamorati che pretendevano di essere i protagonisti del celeberrimo "Bacio di fronte all’Hotel de Ville", di cui ho
parlato qui.
L'uomo ritratto nella foto, Maurice Baquet, a querelare Doisneau e a richiedere un
congruo risarcimento non ci pensa nemmeno: i due sono amici da lunga data,
condividono lo stesso senso dell’umorismo e lo stesso sguardo ironico sulla vita.
Quando si incontrano, nella Parigi degli anni '40, frequentano gli stessi ambienti, hanno in comune l’amicizia con Jacques Prévert e- in tempi in cui i messaggi e i telefonini sono ancora lontani-
intrattengono una fitta corrispondenza epistolare.
Baquet, all'epoca, non è uno
sconosciuto: è un attore di teatro e di cinema, uno sciatore provetto, membro della squadra nazionale francese, e
soprattutto, è un violoncellista appassionato che vanta la vittoria del primo premio al
Conservatorio di Parigi. Anche se non è riuscito, come avrebbe voluto, a
entrare in un’orchestra, la passione per la musica e per il violoncello non lo hanno mai abbandonato.
Di tutti i personaggi delle sue foto è quello, con cui Doisneau intrattiene il rapporto
più allegro: per il
suo un carattere di una serenità inalterabile lo ha, addirittura, soprannominato, il "mio professore di felicità".
Senza dubbio si è dimostrato, fin dall'inizio, il complice ideale per mettere in scena una serie di
ritratti fotografici, di cui sarà protagonista, o per meglio dire, comprimario.
La parte principale spetterà al violoncello, grazie a cui Baquet sarà trascinato nelle situazioni più improbabili e negli ambienti più vari, dalla città, alla campagna, dalle piste da sci, alla sala di un teatro.
Sempre insieme, lui e il violoncello.
Sempre insieme, lui e il violoncello.
Più di cinquanta foto che coprono un arco
di tempo lungo trent’anni, a partire dagli
anni ’50 fino al 1981, quando saranno pubblicate in un delizioso libro intitolato, appunto, "Ballade pour violoncelle et chambre noire / Ballata
per violoncello e camera oscura".
Partito come un gioco tra amici, si è trasformato, grazie al tocco di Doisneau, in uno di quei "teatrini"che ama
tanto. Le foto, viste una di seguito all'altra si presentano come una serie di "messe in scena" in grado di rivelare, conditi con un pizzico di
umorismo, gli aspetti più insoliti e stupefacenti della vita.
Ed ecco, ad esempio, come il violoncello possa dimostrare un insospettabile lato sportivo, aspettando
Baquet sulla vetta della montagna
Oppure rientri nel suo ruolo, quando tutt'e due, arrivati proprio sulla cima, improvvisano un
concertino con tanto di spartito e leggio, e Baquet apparentemente incurante può sedersi sull'orlo del precipizio
Piazzato sulla schiena come un incongruo
zainetto, il violoncello può essere trasportato sulle più impervie piste da sci.
Oppure galleggiare magicamente sull'acqua mentre Baquet, completamente immerso, lo
guarda tra stupito e divertito
Immagini di un umorismo tenero e gentile, situazioni sempre diverse, che Doisneau orchestra- è proprio il caso di dirlo- da par suo.
Piccole storie che vorrebbe "lievi come un battito di ciglia", ma capaci- come poche altre- di regalarci momenti sospesi tra leggerezza e poesia.
Magari, prendendosi il tempo di ascoltare Maurice Baquet suonare, stavolta davvero, il suo violoncello (qui è il link)
stupende queste foto!!!
RispondiEliminaLo penso anch'io!
EliminaChe delizia! Queste vanno nel nostro catalogo, sezione fotografia :-)
RispondiEliminaAssolutamente, Silvia, faremo un capitolo interamente dedicato a Doisneau!
EliminaCerto che il vero protagonista è il violoncello, pensare che doveva ...sottostare a tanti capricci. Una volta protetto sotto un ombrello e una volta messo a galleggiare in acqua senza nemmeno un gommone a sostenerlo. Ah, gli artisti!
RispondiEliminaPovero violoncello, sacrificato in nome dell'arte!
EliminaSai, vero, che c'è chi suona sulle Dolomiti?:)
RispondiEliminaMeraviglioso post, nel tuo stile:)
p.s.
ho qualche sospetto sulla foto con il violoncello sull'acqua..
Sì, Giacinta, ho assistito solo una volta a un concerto sulle Dolomiti e me ne è rimasta un'impressione indimenticabile;
EliminaLa foto sull'acqua è sicuramente truccata: se non fosse per il tocco magico di Doisneau, il violoncello sarebbe colato a picco!
La fotografia non è un trucco. Per realizzare la serie di fotografie i due amici hanno "distrutto" una decina di violoncelli. Che, naturalmente, non eran di grande valore. Credo sia uno dei libri più deliziosi del grande fotografo francese e lo metterei insieme a 1,2,3,4,5 Divertirsi a contare pubblicato nel 1955 dalla SAIE. Due piccoli gioielli che abbiamo la fortuna di vedere anche nella versione italiana
EliminaSimpatica questa storia a fotografie tutta impregnata sul violoncello. Si saranno divertiti come matti a studiare le varie situazioni!!! Ciao Grazia
RispondiEliminaTi puoi immaginare, Jampy, il divertimento dei due amici! Però alla fine, pubblicandole, hanno fatto un regalo a tutti noi!
EliminaSecondo me è vera,
RispondiEliminail violoncello ha tutte le carte in regola per galleggiare
anche senza subire danni.
allora, ci dimostri una volta di più come sia la mente che fà l'arte
per fare queste foto i due hanno fatto uno studio,
le hanno pensate, realizzate probabilmente con innumerevoli scatti
ma solo uno era quello giusto
ed è quì l'occhio dell'artista che, prima inquadra la scena e poi sceglie l'immagine.
Ciao.
Hai ragione: è la mente che fa l'arte. E poi occorre l'occhio e il tocco di Doisneau!
RispondiEliminaUn pizzico di umorismo ed un tocco leggero rendono la vita poetica e sorprendente! Belle belle
RispondiEliminaTҺe fourth Pirates neѡ film is scheduled to begin shooting іn ʜawaii in June,
RispondiEliminafollowed byy Los Angeles and the. Ԝithout lovе, honesty, ɦonor and passion' lifde may seems a black hole in the
universe oof no escape. The cragg landscape annd the sparsely populated
villages must have been the perfect setting for conspiracy and pіracy.
Also vіsut my webpage ... Airport City Free to Fly download free hack
ho comperato oggi questo libro a Milano .. numerato 936 di 1000
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