Oggi nessun racconto, solo immagini
In questi giorni di fine giugno, quando la fioritura primaverile è finita e- almeno a Bruxelles- quella estiva si fa ancora attendere, ho pensato di rivestire il blog dei colori delle composizioni floreali di Rebecca Louise Law, "un'artista inglese che compone installazioni scultoree, usando materiali naturali", come lei stessa si definisce.
Come in questa "The Yellow flower", per esempio.
Figlia di un giardiniere, che le ha trasmesso l'amore per le piante, dopo aver frequentato la facoltà di belle arti dell'università di Newcastle, ha scelto di creare le sue opere, usando esclusivamente fiori e di esplorare, così, il rapporto tra uomo e natura.
Dapprima, ha cercato di ricreare, in piccole composizioni sotto campane di vetro, le nature morte della pittura fiamminga, poi è passata a installazioni più grandi e complesse, che ha esposto in gallerie d'arte e centri culturali di tutto il mondo.
Le sue opere richiedono un gran numero di fiori essiccati e lunghe ore di lavoro per montarli, con un leggero filo di rame, secondo un disegno che ne esalti qualità e colori.
I risultati che ottiene sono spettacolari.
Come qui, nel "Flower Garden" creato a Londra nel 2014, con più di quattromila fiori secchi che ricadono dall'alto come una pioggia colorata
Oppure qui, in un'installazione intitolata "Outside In ", realizzata, da gennaio ad aprile del 2014, per il Viacom Centre a Times Square a New York, dove decine di volontari hanno collaborato con lei, scordando il freddo e la neve di fuori per infilare nel filo di rame e sospendere al soffitto migliaia di fiori variopinti
Nel 2014, a Londra, per la Guildhall Library ha scelto di creare due cascate di ottomila papaveri rossi, che, con il loro colore vivace, contrastassero col bianco immacolato delle pareti
Sempre a Londra, nella Royal Academy, ancora nel 2014, nella sua "White tulips", ha pensato di appendere al soffitto duemila tulipani bianchi, che ben si armonizzano con l'arredamento ottocentesco:
Invece, alla Coningsby Gallery, i colori variopinti dei garofani e dei crisantemi evocano, forse, quel prato pieno di fiori e di margherite che, come racconta lei stessa, le ha dato la prima idea di riproporre nelle sue opere la fragile bellezza dei fiori.
Per ricreare, all'Onassis Cultural Centre di Atene, tra settembre 2014 e giugno 2015, la magia e la spontaneità di un "Grecian Garden", sono stati necessari erbe e fiori di ventisette varietà diverse
C'è un tale incanto in queste installazioni che poco importa stabilire se siano arte, design o chissà cos'altro. A classificare ci pensino pure i critici.
In giornate non facili, come ogni tanto capita di trascorrere, a me le opere di Rebecca Louise Law hanno regalato sempre un momento di pausa e di leggerezza.
E non è poco.
Per informazioni sulla biografia e le opere di Rebecca Louise Law un link è qui
Sono bellissime! Devo confessarti che per un attimo ho pensato di aver visto un suo allestimento a Palazzo Grassi, lo scorso anno. invece in quel caso l'opera era fatta tutta di fili di lana e stoffa che scendevano dal soffitto. In quel caso si trattava di Escalator (Rainbow Rain) dell'artista Vidya Gastaldon. Se ti capiterà di vederla, sono certa che ti piacerà anche lei.
RispondiEliminaVado subito a vedere l'artista di cui mi hai parlato e ....chissà che non ci scappi un altro post!
EliminaLe installazioni mi incuriosiscono ma non le amo. Però, visto che c'è sempre qualche eccezione che conferma la regola, trovo splendide quella con le ortensie e quella coi tulipani bianchi! Forse perchè mi sembrano accrescere la natura stessa degli ambienti in cui sono accolte mentre spesso prendono il sopravvento.
RispondiEliminaE poi si tratta di fiori quindi questa creativa non può non piacermi almeno un po'! ;-)
Anche per me quella con le ortensie è stupenda: quei grandi fiori sullo sfondo della platea del teatro tolgono all'installazione anche il pur minimo sospetto di leziosità.
EliminaGrazia, che meraviglia! Chissa che bello entrare in una stanza o altro in cui pendono dal soffitto migliaia di fiori!
RispondiEliminaArte o non arte deve dare una bella sensazione e per un attimo credo abbia il potere di fare scordare le preoccupazioni e le brutture che purtroppo ci circondano.
Ciao
Con la tua sensibilità e il tuo gusto per i fiori, Immaginavo che ti sarebbero piaciute. Forse possono darti qualche idea per far fiorire anche in casa il tuo giardino.
EliminaSono d'accordo con Jampy: la distinzione arte-non arte lasciamola ai critici, e godiamoci i fiori!
RispondiEliminaInfatti arte- non arte, arti maggiori- arti minori, sono distinzioni che non reggono di fronte alle emozioni!
EliminaProprio in questi giorni ho ammirato delle foto del Wisteria Tunnel in Giappone, e di altri giardini simili e ne sono rimasta incantata, questo post chiude il mio cerchio dei fiori che dal cielo pendono. Mi sono tuffata nell'installazione al Coningsby Gallery e in quella del "Grecian Garden". Oggi ho voglia di prati, mi tuffo nei tuoi :*
RispondiEliminaBella l'idea di tuffarti nei prati: quelli di Rebecca Louise Law sembrano fatti apposta per accoglierti!
Elimina