Un ritratto di Joshua Reynolds (1723-1792): “The Ladies
Waldegrave”, ora conservato a Edimburgo alla National Gallery of Scotland.
Sullo sfondo di una tenda rossa e di un balcone aperto su uno scorcio di paesaggio, tre
giovani donne vestite di bianco con le loro parrucche incipriate siedono quietamente intorno
a un tavolo intente a ricamare.
I volti, imbiancati di cipria, sono ravvivati da un tocco di rosso sulle guance.
Le tre giovani sono sorelle, figlie di Lord
Waldegrave e di Lady Maria Walpole: la
ventenne Carlotta Maria è quella che tiene in mano una matassa di seta, la diciannovenne Elizabeth
Laura avvolge con attenzione il filo, mentre la più piccola, la diciottenne Anna
Horatia, è impegnata in un merletto.
Siamo nel 1780 e la
madre delle ragazze, Maria, allora Duchessa di Gloucester, con qualche
decennio di anticipo sulla Mrs.Bennet di "Orgoglio e pregiudizio" di Jane
Austen, ha in testa un pensiero fisso: trovare marito alle figlie.
In effetti, all'epoca, la concorrenza tra le giovani aristocratiche è spietata e, in più,
sulla duchessa di Gloucester pesa un passato non proprio "comme il faut".
Figlia
illegittima di Edward Walpole e della sua chiacchieratissima amante è stata cresciuta nella famiglia del padre.
Bella, anzi, "l’incarnazione stessa della bellezza", stando alla definizione coniata dallo zio Horace Walpole, è riuscita a fare un bel matrimonio, sposando il più
anziano e assai meno avvenente Lord Waldegrave.
Ma, purtroppo, è rimasta vedova
giovanissima con tre figlie piccole da tirar su.
All'epoca del ritratto, la bella Lady Maria si è risposata, da qualche anno, con il Duca di Gloucester, fratello minore del re, ma il matrimonio è stato osteggiato dalla famiglia reale che, in un primo momento, ha addirittura bandito la coppia dalla corte.
All'epoca del ritratto, la bella Lady Maria si è risposata, da qualche anno, con il Duca di Gloucester, fratello minore del re, ma il matrimonio è stato osteggiato dalla famiglia reale che, in un primo momento, ha addirittura bandito la coppia dalla corte.
Anche
se i rapporti con il re sono migliorati, qualche ombra è rimasta
e in una società dove conta soprattutto la rispettabilità, anche un ombra è di
troppo.
La duchessa sa bene che, nella sua situazione, trovare un buon partito per le tre figlie di primo letto non sarà facile: quella che sta per intraprendere è una vera e propria battaglia e, come in tutte le battaglie, ha bisogno di una strategia.
Da madre previdente, comunque, ha già in mente un piano e si è procurata anche un alleato nello zio, Horace Walpole.
I due concordano sul fatto che i balli, le
feste, o le scampagnate, insomma, le occasioni "canoniche"di incontro con
nobili scapoli, non sono sufficienti: per superare le rivali più agguerrite occorre un'idea in più.
Una soluzione per ottenere il massimo risultato c’è, anche se costosa: commissionare un ritratto delle tre ragazze al più celebre ritrattista del tempo, Joshua Reynolds, ed esporlo a Strawbery Hill, la dimora di Walpole, famosa in tutta Europa per la sua architettura neo-gotica e frequentata da uomini della migliore società.
Niente di meglio che appendere alla parete un ritratto che mostri il
fascino delle ragazze e la loro disponibilità ad
accasarsi in modo confacente, ma che non sia né sfacciato, né troppo esplicito.
Joshua
Reynolds, allora artista acclamato e, per di più, Presidente della Royal Accademy
of art, sa bene cosa fare.
Comincia col dispiegare nel dipinto non solo tutta l’abilità acquisita nel corso del un lungo soggiorno in Italia, dove ha studiato i grandi maestri del passato, ma anche la capacità di elaborare, nei suoi ritratti, immagini lusinghiere in grado di rappresentare gli aspetti migliori dei suoi modelli.
Impiega, poi, ogni sforzo per realizzare una composizione che convinca i futuri corteggiatori che le tre sorelle saranno mogli
perfette per ogni gentiluomo.
Innanzitutto- dettaglio non da poco- tutt'e tre sono più che graziose.
Nella sua tela, dunque, fa sì le giovani donne incarnino,
come meglio non si potrebbe, l'ideale della bellezza dell’epoca.
Sia pure aiutata da un’abbondante spruzzata di cipria, la loro carnagione appare del
candore imposto dalla moda del tempo.
Il bianco delle vesti allude in maniera
discreta (ma non troppo) a un'altra qualità indispensabile per una giovane ammodo: l'illibatezza.
E, poi, sceglie di non raffigurare le ragazze in ozio né tanto meno mentre chiacchierano o si dedicano a svaghi sconvenienti, ma di rappresentarle nell'attività più consona a delle giovani tranquille e virtuose quali sono: il ricamo.
Belle, educate, operose: le qualità richieste a una moglie ci sono tutte.
Ma, per fortuna, il ritratto, nelle mani di un vero artista, diventa ben di più di un avviso pubblicitario
Ma, per fortuna, il ritratto, nelle mani di un vero artista, diventa ben di più di un avviso pubblicitario
Da gran pittore qual è, Reynolds avvolge le sue modelle nella luce e nel colore, crea, col suo pennello, contrasti e armonie luminose come il bianco su bianco delle morbide vesti di mussolina contro il candore della pelle e fa del dipinto un capolavoro
Il ritratto, esposto alla Royal Academy nel 1781, è un vero successo, per il pittore e, soprattutto, per Lady Maria che vede avverarsi, poco dopo, le sue più rosee speranze: Carlotta Maria sposerà il cugino Waldegrave, Elizabeth Laura un ricco duca e Anna Horatia un valoroso ammiraglio.
Il ritratto, esposto alla Royal Academy nel 1781, è un vero successo, per il pittore e, soprattutto, per Lady Maria che vede avverarsi, poco dopo, le sue più rosee speranze: Carlotta Maria sposerà il cugino Waldegrave, Elizabeth Laura un ricco duca e Anna Horatia un valoroso ammiraglio.
Insomma, grazie anche alla pittura, il lieto fine sarà degno di un romanzo dell'epoca.
Ogni volta è come leggere un romanzo... la "letterapittura" di Grazia :*
RispondiEliminaGrazie! "letterapittura" mi piace moltissimo!
EliminaMai mi sarei immaginata che dietro questo dipinto ci fosse una storia è una motivazione del genere e, come sempre,ho avidamente letto il post con stupore crescente. Leggendoti, le sorprese non finiscono mai! E sono tutte belle.
RispondiEliminaAnche per me scoprirlo è stata una scoperta. E a quel punto ho "dovuto" raccontarlo!
EliminaHo appena segnalato il tuo blog a un collega che insegna Arte. Sono d'accordo con Santa: la tua è "lettera(pit)tura". Grazie. Che brava madre, lady Maria Walpole ...
RispondiEliminaGrazie tantissime delle tue parole e della segnalazione!
EliminaMa che splendida storia! Certo che i canoni di bellezza sono un po' cambiati, nel frattempo! :-)
RispondiEliminaIn effetti e per nostra fortuna sono cambiati!
EliminaGrazie per la curiosa storia!
RispondiEliminaCerto che così in "bianco nero e grigio con una punta di rosso" starebbero benissimo in un arredamento di quelli che vanno negli ultimi anni! Almeno cromaticamente, perché gli arredamenti moderni sono molto lineari mentre le tre sorelle coi loro pizzi, arricci e parrucche darebbero comunque un po' nell'occhio... :-D
Darebbero parecchio nell'occhio!😉
Elimina