"Joan Mirò è un innocente col sorriso sulle labbra che
passeggia nel giardino dei suoi sogni" (Jacques Prévert)
Alberi di Natale, pacchetti colorati, slitte, renne, neve, presepi…
E se, invece, cercassi qualcosa di diverso per "rivestire" il blog dell'abito delle feste?
Magari potrei trovare un'immagine completamente differente, ma capace lo stesso di trasmettere un senso di gioia e di serenità.
Magari potrei trovare un'immagine completamente differente, ma capace lo stesso di trasmettere un senso di gioia e di serenità.
Ecco! Ci vorrebbe proprio un dipinto come questo:
"La Bagnante", una tela di Joan Miró, attualmente conservata a Parigi, al Centre Pompidou.
Lo sfondo è di un azzurro profondo, dove si mescolano l'oscurità di un cielo notturno e la limpidezza dell'acqua del mare. Quel blu, che secondo Miró, è il "colore dei sogni", occupa tutta la scena.
Poi, soltanto una barca, un pesce, una falce di luna, delle linee sottili che suggeriscono l’orizzonte, le stelle o il
moto delle onde.
Tutto qui. Eppure basta a creare un'atmosfera perfetta e a tenerci sospesi tra sogno e poesia.
Siamo nel 1924 e da tre anni Miró (1893-1983) è arrivato a Parigi. Nato a Barcellona, figlio di un’orefice, ha deciso molto presto di non riprendere il mestiere del padre e di dedicarsi, invece, alla pittura.
Ha scelto di trasferirsi in Francia con la voglia di trovare un modo di dipingere che sia tutto suo, che gli appartenga davvero.
Ha scelto di trasferirsi in Francia con la voglia di trovare un modo di dipingere che sia tutto suo, che gli appartenga davvero.
Non è più un ragazzo- ha poco più di trent'anni- e sostiene di essere stanco di rappresentare, nella sua pittura, il mondo così com'è; quello che vuole, ora, è arrivare a fissare sulla tela le
sue emozioni e i suoi sogni.
A Parigi è tutto un fervore di idee: lì si incontrano scrittori, poeti, pittori, lì si respira un'aria libera e appassionata. Miró è convinto che finalmente potrà rinnovare il suo modo di fare arte.
Si è avvicinato, da poco, al nuovo movimento dei surrealisti capitanato da André Breton. Con loro ha discusso e condiviso molte delle idee che, proprio nel 1924, appaiono esposte nel loro "Manifesto":
il rifiuto di ogni logica, la volontà di liberare la mente e di arrivare,
attraverso libere associazioni, fino all'inconscio e al mondo del sogno
Ne è talmente entusiasta da apparire allora il "più surrealista di tutti", come lo definisce Breton, nel suo desiderio di
sentirsi libero e di dare spazio alle sue sensazioni più profonde.
La’”Bagnante”
è uno dei primi dipinti di questo periodo.
In un equilibrio perfetto tra arte figurativa e
astrattismo, parte dall'osservazione della realtà, per poi semplificarla e ridurla, con la precisione del figlio di un orefice, ai soli elementi essenziali: punti, linee, masse colorate, figure geometriche pure.
Quasi fossero ideogrammi di una strana lingua, a cui
ognuno può dare il significato che vuole e per cui tutte le interpretazioni sono valide.
Guardare un dipinto come questo è come entrare in un mondo, dove le cose, anche
le più piccole e banali, acquistano un senso diverso.
"Inizio le mie
tele sotto l’effetto di uno choc che mi fa sfuggire alla realtà- spiega Miró. Può essere una goccia d’acqua…l’impronta di un dito, un granello di polvere o
un filo di luce. Quella forma dà origine a una serie di cose, ognuna delle quali ne
fa nascere un’altra. Così un pezzetto di filo può generare un mondo”.
E per dare forma al suo mondo in una composizione, dove ogni elemento sia necessario e dove nulla possa essere spostato o cambiato per non alterarne l’equilibrio, non si può improvvisare. Occorre tempo.
Lui stesso parla del suo lavoro come quello di un giardiniere, perché per coltivare e rappresentare i propri sogni bisogna avere la stessa pazienza che occorre per far crescere una pianta.
"Mi basta un
attimo per tracciare una linea col pennello, ma mi ci sono voluti mesi, forse
anni di riflessione per concepirla": afferma.
Solo così riesce a fare sì che nei suoi segni e nei suoi colori si possa trovare l'armonia gioiosa di un sogno realizzato.
"Miró- racconta Alberto Giacometti- era quel che di più libero, di più aereo, di più leggero… avessi visto. Eppure non poteva fare nemmeno un punto senza farlo cadere nel posto giusto…"
C'è anche chi ha detto di lui che "gioca con i suoi quadri come un bambino"
E, in effetti, dei bambini ha la fantasia, la semplicità, ma, anche e soprattutto, il rigore.
Basta perdersi qui nel blu del suo mare, in quei segni che, più che rappresentare, suggeriscono gli oggetti, per capire come sia precisa la trama delle sue immagini.
E come sia nitida, anche se impalpabile, la rete che ci cattura e ci trascina nel suo mondo incantato.
Leggerezza, magia, sogno....Proprio quello che ci vuole per accompagnarci in questi giorni.
E per augurare, nel segno della levità, buone feste a tutti!
E, in effetti, dei bambini ha la fantasia, la semplicità, ma, anche e soprattutto, il rigore.
Basta perdersi qui nel blu del suo mare, in quei segni che, più che rappresentare, suggeriscono gli oggetti, per capire come sia precisa la trama delle sue immagini.
E come sia nitida, anche se impalpabile, la rete che ci cattura e ci trascina nel suo mondo incantato.
Leggerezza, magia, sogno....Proprio quello che ci vuole per accompagnarci in questi giorni.
E per augurare, nel segno della levità, buone feste a tutti!
La copertina del nostro catalogo della leggerezza! Mirò è perfetto! Perfino i titoli delle opere sono spesso meravigliosi.
RispondiEliminaTanti auguri di buone feste, cara Grazia!
Allora la copertina l'abbiamo già trovata. Non ci resta che pensare a tutto il resto!
EliminaRicambio di cuore gli auguri di buone, anzi ottime, (perché limitarsi?) feste
Bella e inconsueta immagine come augurio di un felice Natale.
RispondiEliminaBuone Feste a te e alla tua famiglia!!
Marco
Un'immagine che spero sappia trasmettere soprattutto serenità.
EliminaBuonissime feste anche a te!
Quelle tre lucine rosse in alto a sinistra sembrano quasi quelle di un albero di Natale.
RispondiEliminaTanti cari auguri e grazie per i tuoi post
Anna
È bello che in questo dipinto si possa leggere tutto quello che ci piace: è la magia di Mirò
EliminaTantissimi auguri anche a te!
Sarà per questo che adoro Joan Mirò? Perché si paragona a un giardiniere? Mi affascinano I suoi colori, le sue forme, che si, ricordano un po' I disegni dei bambini.... e lo stupore che sa creare.
RispondiEliminaQuando era piccolo il mio nipotino aveva paura di una stampa di Mirò che ho appeso in sala. Les femmes dans la nuit... Chissà come mai?
Sai che non ho mai visto nulla di Mirò di "prima"? Quei dipinti di cui era stufo intendo.
Un abbraccio, Grazia, e auguri cari. Dove festeggerai?
Cinzia
Quello che mi affascina di Mirò è la sua capacità di mescolare leggerezza a rigore e di stimolare cuore e fantasia. Per quanto riguarda le opere precedenti ti metto qui un link alla "Fattoria", un suo dipinto degli anni '20, prima della "trasformazione":
Eliminahttp://kidslink.bo.cnr.it/irrsaeer/arte/annuario/operemir.html
Intanto ricambio gli auguri di tutto cuore. Festeggerò, come al solito, con la mia famiglia in Toscana. quest'anno saremo in venticinque!
Un grande abbraccio
Mi aspettavo qualcosa di inconsueto da parte tua per fare gli auguri.... e come al solito non hai deluso le aspettative. Ti auguro di passare un buon Natale e un felice 2014!
RispondiEliminaGrazie Jampy e anche a te i miei migliori auguri di sereni giorni di festa!
EliminaGrazie, Grazia, per i tuoi magici auguri, che contraccambio di cuore!
RispondiEliminaUn'immagine perfetta per "sognare"...
Ed è proprio di sognare che abbiamo bisogno, Luisa cara. Per fortuna che c'è l'arte e la bellezza, come quella che tu ci regali ogni giorno col tuo "calendario dell'Avvento"...
EliminaUn abbraccio
Che meraviglia!
RispondiEliminaDavvero uno splendido modo per fare gli auguri... che ricambio!
Eh, sì, Mirò è un pittore talmente grande da essere adatto per tutte le occasioni, Natale compreso...
EliminaAncora tantissimi auguri di buone feste!
Sapessi quante volte nei miei sogni compare quel blu, Mirò aveva proprio ragione!
RispondiEliminaFare i sogni dei colori di Mirò non è da tutti. bisogna avere un cuore d'artista, come il tuo...
EliminaStanotte andò a letto con gli occhiali
RispondiEliminaperchè voglio sognare cose chiare e vederle bene
con l'occhio di un bambino
come le vedeva lui.
buon anno e... grazie Grazia.
Grazie a te Massimo per i tuoi commenti sempre pieni di idee e anche di poesia: mi piace l'idea di sognare con gli occhiali sogni nitidi, eppure magici, come quelli di Mirò.
RispondiEliminaTantissimi auguri anche a te di giorni sereni e di buone feste
Un osservatore banale avrebbe forse pensato che il tempo impiegato per dipingere le sue opere fosse breve. Un osservatore banale e anche la sottoscritta. Maldestra ignoranza, la mia, che si allontana ogni volta che leggo i tuoi post. Auguri cari e un abbraccio.
RispondiEliminaSi dice addirittura che tenesse i dipinti nel suo studio per dei mesi, aspettando il momento giusto per aggiungere una linea o un colore: l'armonia richiede concentrazione e tempo.
EliminaRicambio di tutto cuore i tuoi auguri con un gigantesco abbraccio
Meraviglioso dipinto, meravigliosi auguri. Non sei mai banale, Grazia, e ogni tuo post è una deliziosa scoperta. Tanti auguri a te, cara!
RispondiEliminaGrazie tante Cristina e anche a te i più cari auguri di feste e piene di armonia!
EliminaIl blu è il mio colore preferito da sempre; questo post è un regalo vero e proprio di Natale!
RispondiEliminaAuguri!:)
Grazie, Giacinta e tanti cari auguri anche a te!
EliminaI grandi pittori sanno rendere con efficacia e leggiadria le armonie delmondo.
RispondiEliminaUn'ottima scelta per ricordare la Festività delNatale.
Costantino
Mirò e Chagall , meravigliosi regali di Natale..
RispondiEliminaChe splendore, questo quadro ... e come sono belle e intense le tue parole. Sono felice di aver scoperto il tuo blog. E' un vero gioiello.
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