giovedì 6 settembre 2012

Paul Klee: alla ricerca del pesce d'oro





A volte, navigando nel gran mare di internet, mi capita di pescare delle immagini come questa, che mi riportano indietro nel tempo, addirittura alla copertina di uno dei miei primi quaderni di scuola. E mi viene voglia di scriverci qualcosa.

Se si pesca il pesce d'oro e lo si lascia tornare in mare, ogni desiderio potrà essere esaudito: racconta un'antica favola russa.
"Se prendo il pesce d'oro te la farò vedere... se prendo il pesce d'oro mi sposerò all'altare...": sogna il pescatore della canzone di Fabrizio De André, (QUI è il link).

Il pesce d'oro, però, non l'ha mai visto nessuno.

Paul Klee (1879-1940) lo ha immaginato così:





Un'apparizione, al centro di un mare blu, dove ondeggiano piccole piante acquatiche turchesi. 
Gli altri pesci rosa, violetto, malva, si dirigono verso gli angoli del quadro, per lasciarlo solo, da protagonista, al centro della scena.
Intorno a lui, nessuna vegetazione, nemmeno le alghe, turbano l'immobilità dell'acqua che appare scura e quasi nera.

Immerso nell'oscurità, il pesciolino sembra irradiare una luminostà splendente, con le sue scaglie dorate e l'occhio sottolineato di rosso: colori caldi, che contrastano con quelli freddi dell'acqua e delle piante.
Il giallo dell'oro, sul fondo scuro, il mare ridotto a linee pure, evocano il mondo del mistero e della fantasia.

Siamo nel 1925 e  Paul Klee, "pittore-poeta", come gli piace definirsi, teorico d'arte e musicista, insegna in Germania alla Bauhaus di Weimar ed è nel periodo più intenso delle sue ricerche sul colore, sui segni e sul ritmo.
I suoi studenti lo adorano: dicono che abbia un grande senso dell'umorismo e  che abbia sempre voglia di giocare e di mettersi in gioco. Violinista pieno di talento, si è appassionato alla musica, per la sua capacità di portare l'ascoltatore, al di là della comprensione razionale, nel regno puro delle emozioni.
"L'arte non ricopia le cose visbili, rende visibile quello che non è percepibile ai nostri occhi"- dice  ai suoi allievi.

È affascinato, come molti artisti della sua generazione, dall'immaginazione debordante e senza regole dei bambini.
Nella rappresentazione del favoloso pesce d'oro, cerca di ritrovare la freschezza dell' infanzia e di mostrarcelo, come se fosse visto attraverso gli occhi stupiti di un bambino.

In realtà, il suo quadro è molto più sofisticata di qualsiasi disegno o dipinto infantile, che non potrebbe mai raggiungere l'armonia perfetta dei suoi colori, né il suo equilibrio sottile tra rappresentazione e astrazione.
Perché le sue pitture non sono mai del tutto astratte: anche per l'oceano incantato di questo dipinto  la realtà rimane il punto di partenza.
Creando sottili variazioni di colore, trasforma un mare reale in un paesaggio magico e misterioso.
Poi, depura l'immagine, fino ad arrivare a comporre quasi un ideogramma.

È un pittore colto e raffinato e, insieme, un pifferaio magico, capace di trasportarci oltre i confini delle apparenze.
"I miei dipinti possono volare- dice- La mia fantasia e la mia matita sono le mie ali".

Non solo possono volare, ma anche immergersi, nell'acqua scura dell'oceano per ritrovare, proprio là, sul fondo, il magico pesce d'oro delle fiabe.
Eccolo. 
Se lo seguiamo possiamo scoprirlo anche noi, purché ci lasciamo trasportare, almeno per un momento, nei territori senza tempo dell'immaginazione e del sogno.





Il dipinto di Klee è attualmente conservato alla Kunsthalle di Amburgo.     


28 commenti:

  1. Grazie come sempre per questo tuo nuovo post pieno di bellezza. Non conoscevo questo quadro di Klee, sono contenta di scoprire che era un uomo così gradevole (quando si parla di un artista lo chiedo sempre: che tipo di persona era? Non riesco ad appassionarmi fino in fondo alle opere di qualcuno, se so che era una brutta persona), e anche di scoprire a cosa si riferiva il testo della canzone di de André!

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    1. Anche per me questo quadro di Klee è stata una sorpresa. La canzone di De André mi è venuta in mente non appena ho visto,l'oro del pesciolino. Ma credo che con Klee non sia finita qui:-)

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  2. Una bella sorpresa questo tuo post con dentro tanta poesia . Me lo sono gustato mentre ascoltavo la canzone di DE Andrè come colonna sonora!
    Ciao
    Marco

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    1. Ho fatto anche io la stessa cosa... sempre bello trovare contaminazioni tra le arti visive e altre forme artistiche, soprattutto se poi si parla di De Andrè (in questo caso "colonna sonora" particolarmente azzeccata) :-)

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    2. @Marco, @Federico, mi fa piacere che ascoltiamo insieme de André e condividiamo le emozioni che ci offre questo straordinario dipinto.

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  3. pesce d'oro va per la sua strada, splendente e inafferrabile. Ho pensato che in quello sfondo blu brillerebbe anche non avendo intorno gli altri pesciolini colorati. Chissà se si sente solo.
    Bellissimo post. Grazie!

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    1. Penso anch'io che si senta solo: è un privilegio, ma anche un peso potere esaudire i desideri degli umani :-)

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  4. Bellissimo post, grazie (come al solito) E a proposito di bauhaus, guarda un po' cosa ho trovato! http://farm7.staticflickr.com/6211/6337382625_67e19868e7_b.jpg

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    1. Grazie tantissime per il link!
      Sono stata a Weimar qualche anno fa e ho scoperto con emozione non solo la sede Bauhaus, ma una città dov'è battuto il cuore del mondo, o, meglio dell'Europa: Goethe, Schiller,Liszt, Nietzsche, l'architettura di van de Velde, la repubblica di Weimar e il nazismo più feroce.
      Una delle città che mi ha commosso di più!

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  5. Bella la domanda che si pone Giacinta: chissà se in tutto quel blu, così diverso da tutto ciò che lo circonda, il pesce d'oro si sente solo.
    Questo quadro mi ha fatto subito pensare a me bambina, a certe visioni piene d'incanto avute nuotando; mi ha sempre affascinato il mondo dei pesci, quei loro movimenti così sinuosi e apparentemente senza sforzo, quelle loro forme spesso agili ed elegantissime, quelle loro vesti cangianti, madreperlate, da principi e principesse delle favole.
    Bellissimo post, grazie!

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    1. Credo che sia una grande qualità di Klee quella di farci sentire le favole come vere e di provare interesse per la sorte e la solitudine del magico pesciolino dorato.
      Belle le immagini di te bambina, grazie!

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  6. Il pesce d'oro c'è sempre, basta immergersi per poterlo incontrare. Immergersi e lasciarsi andare nel liquido avvolgente dell'esistenza, senza paura, senza peso, senza freddo né caldo nella mite temperatura corporea come in un grembo materno. Il pesce d'oro è la nostra vita e si incontra all'inizio e alla fine: lui è splendido e imperturbabile.
    Ciao Grazia, oggi l'estro m'è girato così :)...
    Mi piace tanto Paul Klee, mi incanta!
    Ciao Nou

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    1. Che belle parole Nou! Merito tuo, ma un po' anche di Paul Klee, che sa tirare fuori il meglio di noi.

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  7. A visitare il tuo blog si trova quasi sempre un pesce d'oro!!!!!

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  8. ... che dire? rimango sempre senza parole quando leggo queste tue meraviglie.
    questa volta però intervengo, perché, fra le altre cose, mi hai fatto tornare in mente il ritornello di una delle fiabe sonore che più amavo da bambina "è un pesciolino d'oroooo, te lo ripeto in corooo, d'oro, d'orooo... ma piccolo così!"
    un bacio Grazia.
    forse sei già sulle vette... e dunque un abbraccio fin lassù.

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    1. Grazie tante e un abbraccio dalle vette assolatissime!

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  9. Il tuo modo di scrivere è veramente appassionante, riesci a coinvolgere il lettore in descrizioni e divagazioni che prendendo spunto da opere d'arte ci trasportano in mondi magici...Ho scoperto da poco i tuoi blog e sto andando a ritroso nel tempo, centellinando i tuoi testi preziosi...Grazie!

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  10. Grazie tante, Titti, per leggere e condividere i miei pensieri. A presto!

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  11. Certamente Paul Klee è stato un artista fantastico, magico ... ma se non ci fosse Grazia che con la sua grazia e cultura ce lo racconta, non dico che passerebbe inosservato ... insomma: appassionanti tutti e due! Ciao e grazie.

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    1. grazie tantissime, Serena, comunque Klee è un pittore straordinario, davvero!

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  12. E' un dipinto che non conoscevo e dunque ringrazio come sempre per avermelo fatto conoscere e ancor più descritto in maniera così interessante. Laddove i libri di scienze insegnavano che nel profondo blu abitavano i pesci più orrendi della fauna ittica, ecco il nostro Klee smentirli. Anzi questo pesce d'oro sembra addirittura sorridere, nel blu dipinto di blu; pardon di Klee.

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    1. il pesce d'oro abita nel mare più profondo dove tutto è possibile e chissà che laggiù non sorrida di noi!


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  13. Questo dipinto di Klee non lo conoscevo affatto. Anche a me ha rievocato la mia infanzia e la fiaba del pesciolino d'oro. La ricordo ancora benissimo, non so se l'avevo letta o vista alla televisione quando avevo sei o sette anni. E l'associo alla frase che spesso risuona dentro di me: "Chi troppo vuole nulla stringe"...

    Questo pesciolino d'oro è anche un po' buffo mi sembra... Però mi piacerebbe appenderlo in casa, anche in memoria di quella fiaba che tanto mi aveva colpita.

    I tuoi post sono sempre stupendi carissima Grazia, è un piacere leggerti!

    Saluti cari
    Cinzia

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  14. Klee è uno dei miei pittori preferiti, e uno dei motivi è anche la sua grandezza umana, non sempre caratteristica dei grandi artisti... il fatto che dipingesse sul tavolo di cucina, con i bambini che gli scorrazzavano intorno; la sua apparente e sofisticatissima semplicità.
    C'è da riflettere su quei pesci che fuggono quando arriva il pesce d'oro (se esaudisce i desideri, dovrebbe essere circondato da una folla di postulanti...): il dipinto lo conoscevo, ma a questo non avevo mai pensato.

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    1. Dici bene, Barbara, un grande uomo e un grande artista.
      E chissà se quei pesciolini davvero fuggono o lo lasciano solo in segno di rispetto, come succede di fronte al mistero e alla magia.

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