«Odio il punto esclamativo, questo gran pennacchio su una testa tanto piccola, questa spada di Damocle sospesa su una pulce, questo gran spiedo per un passero, questo palo per impalare il buon senso, questo stuzzicadenti pel trastullo delle bocche vuote, questo punteruolo da ciabattini, questa siringa da morfinomani...» (Ugo Ojetti, Cose Viste, Treves,1923-29)
Chi mi conosce sa che non sono insensibile al grido di dolore delle specie grammaticali in pericolo.
Ho già risposto al richiamo del trapassato remoto o del punto e virgola e ho cercato di limitare la crescita di quella specie invasiva e infestante che è il futuro anteriore (ne parlo qui).
Ho già risposto al richiamo del trapassato remoto o del punto e virgola e ho cercato di limitare la crescita di quella specie invasiva e infestante che è il futuro anteriore (ne parlo qui).
Le circostanze attuali mi impongono di spezzare una lancia (sintattica, s’intende) a favore del punto esclamativo, un segno nato per esprimere contenuta meraviglia negli austeri scriptoria medioevali e battezzato all’anagrafe come punto ammirativo.
Per secoli si è limitato a sottolineare, a rimarcare un periodo.
È vero che si è sempre prestato, da serio professionista qual è, a ogni esigenza, fino ad acconsentire a rimanere capovolto all'inizio della frase, solo per accontentare gli spagnoli.
Ora, però,rischia l’estinzione per sovraccarico, per eccesso di attivismo.
Chi l’avrebbe mai detto?
È vero che si è sempre prestato, da serio professionista qual è, a ogni esigenza, fino ad acconsentire a rimanere capovolto all'inizio della frase, solo per accontentare gli spagnoli.
Ora, però,rischia l’estinzione per sovraccarico, per eccesso di attivismo.
Chi l’avrebbe mai detto?
È un lavoratore infaticabile il punto esclamativo, un vero stakanovista dell'interpunzione, tanto da accettare di essere usato, senza mai negarsi, nel linguaggio dei fumetti, in quello giovanile, nelle email, nei blog, negli SMS, nelle chat e, perfino, nei cartelli stradali, là dove sia richiesta attenzione e vigilanza.
È diventato, per eccesso di disponibilità, il prezzemolo di tutte le comunicazioni, ma non è colpa sua se dilaga online, se fa di ognuno di noi un eterno sovreccitato, se sembra impossibile chiudere un messaggio, salutare o ringraziare senza servirsene.
Eppure ora è costretto a subire sempre di più- pur senza fare una piega, com'è nel suo carattere (tipografico, ovviamente)- le più accese invettive dei puristi della sintassi.
Ma gli è sempre più difficile mantenersi diritto senza mai piegarsi sotto le sferzate linguistiche, cui è continuamente sottoposto: lamentele nei forum dell'Accademia della Crusca, anatemi nelle pubblicazioni specializzate, richiami negli articoli dei giornali.
Ma gli è sempre più difficile mantenersi diritto senza mai piegarsi sotto le sferzate linguistiche, cui è continuamente sottoposto: lamentele nei forum dell'Accademia della Crusca, anatemi nelle pubblicazioni specializzate, richiami negli articoli dei giornali.
Una pressione continua, intollerabile.
Il punto interrogativo, malgrado la sua perenne indecisione, lo ha già scaricato, giudicando una parentesi priva d'importanza la loro occasionale vicinanza (? !)
E allora il punto esclamativo, lasciato a se stesso, moltiplica gli sforzi, si affatica, si fa in quattro, in cinque, in sei o anche di più....!!!!!
Tutto inutile: è proprio l’eccesso, l’abuso che rischia di essergli fatale.
Sono sicura che lasciato per un po’ in disparte saprà ritrovare la sua primitiva sobrietà e tornare a esprimere, su richiesta e con lieta meraviglia, solo i momenti di entusiasmo più sinceri e inattesi.
Sono sicura che lasciato per un po’ in disparte saprà ritrovare la sua primitiva sobrietà e tornare a esprimere, su richiesta e con lieta meraviglia, solo i momenti di entusiasmo più sinceri e inattesi.
Ho pensato soprattutto che bisogna salvarlo da se stesso e che occorre trovargli, al più presto, un luogo di riposo e di meditazione, dove godersi una tregua, ritemprarsi e approdare finalmente a un punto (uno solo) di riflessione.
La situazione, sempre più drammatica, mi ha spinto a chiedere aiuto agli amici di Scarabooks.
Per sapere cosa ne dicono, questo è il link:
http://scarabooks.blogspot.com/2011/03/il-punto-esclamativo-ha-bisogno-di.html
Bello tonico questo post di prima mattina !!!! E cosa faremmo noi senza il punto esclamativo ? Facciamolo pure riposare ma che poi ritorni tra di noi più entusiasta di prima !!!!
RispondiEliminaAnna
Sai bene che io ti seguo in tutte le tue crociate sintattico-grammaticali e non mi tiro indietro nemmeno sul punto esclamativo.Cercherò da adesso di stancarlo un po' meno,visto che lui non sa dire di no e già da ora finisco il commento senza punto esclamativo
RispondiEliminaM.
Proverò anch'io. E' vero che esistono le emoticon, si potrebbe ricorrere a quelle :D
RispondiEliminaCiao Grazia e buona giornata. (punto)
Lara
No!!!!! Mi hai già chiesto varie varie volte di leggere Guerra e Pace, non mi puoi chiedere di fare a meno del punto esclamativo, ho 20 anni!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminail post è carino !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Gabriele
Ti insegno a fare le E maiuscole con l'accento grave, quelle del verbo essere. È facile, basta tenere premuto il tasto Alt e digitare sul tastierino numerico 0200, quindi lasciar andare il tasto Alt. Ecco: È
RispondiEliminaMi sembra un estetismo importante, più del punto esclamativo. Sorry.
@ Anonimo, vado a correggere subito tutte le È e anche le é. Sorry
RispondiEliminaGrazie signor Anonimo per la lezione collettiva.
RispondiEliminaSì, va beh, forse ci siamo lasciati prendere un po’ troppo la mano da eccesso di stupore (!!!), meraviglia (!!!!), entusiasmo (!!!!!). Però un punto esclamativo all’occorrenza non farà mica male. Sennò che l’hanno inventato a fare, no?! Ops, m’è scappato…
Buona giornata
Sono d'accordo con te sul trappassato remoto, sul futuro anteriore e sul punto e virgola ma ho qualche dubbio sul punto esclamativo. Mi piace troppo usarlo, lo lascero in pace solo per dargli tregua e riposo, visto che lui non si sa risparmiare. Ti suggerisco anche di scrivere anche qualcosa sul congiuntivo che veramente ha bisogno di aiuto, perchè riesci a rendere divertenti anche le questioni grammaticali
RispondiEliminaSara
Faccio mio l'appello di Sara, mi pare che il congiuntivo sia decisamente più bisognoso di soccorso del pur affaticato punto esclamativo.
RispondiEliminaSaluti!
Io,invece, concordo nel dare tregua al punto esclamativo ma vorrei ritornare sul problema del trapassato remoto .In effetti ne fui sempre ammirato.
RispondiEliminaLuca
Mi piace la tua causa a favore del punto ammirativo.
RispondiEliminaEffettivamente devo ammettere di usarlo a sproposito. Cercherò di limitarmi. Ma quanto è bello poterlo utilizzare! :)
un caro saluto
anche io in effetti tenderei ad abusarne. e senza sapere nulla di questa mobilitazione mondiale, avevo riflettuto tra me e me sul motivo di questo abuso. ovviamente non ero giunta a nessuna conclusione, limitandomi ad avere per qualche minuto il cugino punto interrogativo sulla testa, tipo fumetto.
RispondiEliminadevo dire che però, è venuto recentemente in mio soccorso, istigandomi ad usarne meno, un decalogo trovato in rete sui motivi per i quali la propria corrispondenza possa finire nella casella di spam. uno dei motivi, era appunto l'abuso di punti interrogativi, poiché pare che nelle mail di spam abbondino in modo particolare.
da allora cerco di limitarne l'uso.
dove non riuscì il ragionamento e la buona volontà, riuscì il timore di finire nelle spam.
cosa non si fa perché la nostra posta non vaghi sperduta nell'etere...
ciao!
ps
purtroppo non riesco ad accentare bene la E con il metodo spiegato. e dire che ci terrei tanto... ma se provo esce fuori questo:
≠“≠≠
Ho letto attentamente il tuo post e quello del tuo blog amico; mi avete quasi convinto.Se ci rinuncio temporaneamente è solo per il suo bene perchè a me il punto esclamativo da allegria. Ho visto anche gli altri tuoi post e mi sono appassionata alla triste sorte del punto e virgola e del trapassato remoto. Anche se non so esattamente come usarli mi ci proverò; tu dovresti però , come dicono Sara e Duck, fare qualcosa anche per il congiuntivo.
RispondiEliminaciao da
Cristina
Penso che il punto esclamativo stia soltanto tentando di reimpossessarsi degli spazi che spesso gli vengono tolti dagli "emoticons", complici anche i perfidi cellulari dove digitare faccine varie è + veloce che digitare il punto esclamativo. Di conseguenza lui (il punto, intendo) si prende la sua rivincita altrove.
RispondiEliminaQuanto alla "crociata" per il congiuntivo, di questi tempi dove l'ignoranza dilaga, più che crociata, ci vorrebbero Guerre Puniche, Guerre Mondiali, ma poiché sono contraria a ogni tipo di guerra propongo una bella recita mattutina tipo: "Che io beva il caffè, che tu beva il caffè...etc etc" dove la parola caffè si può alternare a té, succo d'arancia etc etc. e se non viene declinato in modo corretto, per punizione, si riceve una bella limonata calda. Ma senza zucchero!
Bye&besos
Formidabile frase la tua "Sono sicura che lasciato per un po’ in disparte saprà ritrovare la sua primitiva sobrietà e tornare a esprimere, su richiesta e con lieta meraviglia, solo i momenti di entusiasmo più sinceri e inattesi.". In effetti, sarei per un po' di sano purismo, anche nell'epoca di Internet. Ad esempio, talvolta li uso, ma mal sopporto i cosiddetti emoticons.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
RispondiEliminaCaro Anonimo, come fa Grazia a dire qualcosa se sei Anonimo?
RispondiEliminaDetto ciò (solo perché scrivo subito dopo di te e mi pareva brutto fare finta di non averti letto) dico a Grazia: Grazie! Esclamativamente, anzi ammirativamente, per questa sua rubrica grammaticale, davvero eccellente e, direi, necessaria.
@Paola,intanto grazie .Ho comunque cancellato il commento che ti precedeva.
RispondiElimina@Anna, Marco, Lara: grazie a nome del punto esclamativo.Un po'di riposo non puo'che fargli bene : lo dico per lui, perchè in fondo mi sta simpatico, anche troppo.
RispondiElimina@Gabriele : usa pure il punto esclamativo ma leggi Guerra e Pace.Guarda che quando vengo in Italia, ti controllo.
@ Anonimo:ho già corretto.Ma con la tastiera tedesca e senza il tastierino
numerico, come si fa ? Un bel problema, vero?
@ Sara e Duck : sul congiuntivo è tanto che ci penso, ma ormai ho paura di non saperlo usare nemmeno io.
@ Luca: anch'io amo, anzi, fui ammirata dal povero trapassato remoto, dimenticato dopo una vita di lavoro. Che dici : ci riproviamo a usarlo ?
RispondiElimina@ Iulia e Cristina : questo post e quello di Scarabooks sono a favore del punto esclamativo .Ci preoccupiamo solo per il suo bene
@ Tiziana :non sapevo che l'abuso di punti interrogativi poteva farci finire nella casella di spam. A volte l'informatica aiuta la grammatica.
@Nela San : giusta la tua idea della rivalsa del punto esclamativo danneggiato dalle emoticon.Sulla recita mattutina del congiuntivo concordo pienamente, purché non sia troppo presto.
RispondiElimina@Adriano :un sano purismo non può che farci bene (in realtà io le emoticon non le so usare)
@Paola : con la grammatica mi diverto e credo proprio che non la finirò qui.
Confermo: amiamo il punto esclamativo e ci infastisce l'abuso.
RispondiEliminaE' un fatto di rispetto che anche il "!" e chi lo incontra leggendolo meritano.
Ci sono comunicazioni in cui è indispensabile usarlo per trasmettere una emozione che altrimenti andrebbe dis/persa nel testo.
Farsi guidare dalla voce, leggere a voce alta (che è pratica sempre salutare) forse è la maniera migliore per non sbagliare. Quando parli lo senti il punto esclamativo: eccome se lo senti!
Gil
Cara Grazia, da toscana doc ti chiederei una perorazione per il desueto codesto, che invece è tanto utile e chiarificatore. Lo uso spesso, qui a Milano sgranano gli occhi.
RispondiEliminaNon ritenendoti spocchiosa al pari di Ojetti ( "questo stuzzicadenti pel trastullo delle bocche vuote" ) accolgo molto volentieri la bacchettata.
RispondiEliminaUn bacio
Ecco qualcosa che non sapevo ed ecco qualcosa in cui posso ancora migliorare :)
RispondiEliminaGrazie.(vabbè, questa volta senza punto esclamativo) :)
Buona domenica. :)
@ Dici bene, Gil, bisognerebbe sempre rileggere a voce alta e non solo per il punto esclamativo ma anche, e soprattutto, per "depurare" il testo.
RispondiElimina@ Paola : non appena possdo mli dedico al "codesto" che a me , da toscana, piace tantissimo. Ovvia!
@ Giacynta : nessuna bacchettata alla Ojetti. Lui era un detrattore del punto esclamativo. Noi cerchiamo solo di aiutarlo, poveretto.
@ Lily : hai visto ? Qualche volta si puo' lasciare a riposo il punto esclamativo e non succede nulla ( o quasi).
Bellissimo questo post.
RispondiEliminaAmo le discussioni grammaticali e sono d'accordo sull'abuso del punto in questione :-)