martedì 1 marzo 2011

Le zie non sono gentiluomini




Come dice il titolo di un libro di Wodehouse: le zie non sono gentiluomini.
E allora che cosa sono, che cosa rappresentano?
Molti testi specialistici sono dedicati alle relazioni familiari, figli- genitori, marito-moglie, fratelli, perfino suocera- nuora,  ben pochi, che io sappia, sono quelli riservati al rapporto zia-nipoti.

Eppure essere zia è importante: è ricoprire un ruolo diverso da quello dei genitori,è raccogliere confidenze, consigliare senza voler educare, è proteggere senza obbligare. 
Spetta, forse, alle zie anche il compito di radicare nei nipoti non le "piccole virtù" dell'educazione quotidiana, ma le grandi e anche il piacere di consentire quelle lecite stravaganze che i genitori non permetterebbero.

E io mi sento “zia” a tempo pieno.
Ho sei nipoti di varie età e di varie nazionalità (italiani, i miei, tedeschi, quelli di mio marito): tutti amatissimi.
Avevo vent'anni quando, per la prima volta, sono diventata zia.
Le mie zie paterne e materne erano allora, ai miei occhi, delle "vecchie signore" che incontravo regolarmente ai pranzi delle feste e che ritrovavo in tutte le occasioni liete o dolorose della vita familiare, ma a cui non avrei affidato il benché minimo segreto. 
Per quel ruolo che mi era piombato addosso e a cui non ero preparata non avevo, nella vita, alcun modello di riferimento.

Mi riconoscevo poco nell'idea diffusa della zia vecchiotta, con i capelli raccolti e gli occhiali, che priva di figli, vizia i nipoti con appetitosi manicaretti, leggendo favole o filastrocche infantili e, tanto meno, nella zia maliziosa che introduce i nipoti a gioie proibite (come nel  film "Grazie, zia"  di Samperi)
Cercavo modelli nei libri e lì davvero potevo scegliere tra la vecchia brontolona dal cuore d'oro della zia Betsy del David Copperfield, le zie pettegole e impiccione di Wodehouse, l'affascinante e protettrice Duchessa Sanseverina della Certosa di Parma oppure le zie innamorate delle "Sorelle Materassi" di Palazzeschi... 
Tanti libri, tante zie.


Ma quale prendere ad esempio ?

Fu un caso: alla televisione, un pomeriggio d'estate, vidi un film americano, tratto da un libro di Patrick Dennis, solo recentemente divenuto di successo.
Eccolo, finalmente, il modello: divertente, travolgente, anticonformista, viaggiatrice impenitente, lieve ma non superficiale, pronta ad accompagnare i nipoti ovunque, pronta ad accettare ogni confidenza senza mai giudicare (e, in più, bella e ricca).

Eccolo l'esempio- inarrivabile, certo- ma a cui almeno ispirarsi per scoprire con quanta leggerezza e, insieme, con quanta profondità si possa ricoprire il ruolo di zia.


Era lei: Zia Mame !







17 commenti:

  1. Io ho avuto due zie diversissime l'una dall'altra, la zia Gabri che mi terrorizzava per la sua severità e la zia Olga che mi ha trasmesso il gusto per il cinema e per la lettura.In ogni caso la zia é una figura fondante per tutta la famiglia e avere una zia come zia Mame mi sarebbe piaciuto. grazie per farmi riflettere sulle zie e sui miei ricordi
    Buona serata
    Anna

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  2. Sono di una generazione in cui le zie non davano e non ricevevano confidenza; magari avessi avuto una zia come la zia Mame, anche se c'è un articolo di Lerner che la considera una reazionaria.
    Quello che scrivi mi piace e se la mia età lo consentisse ti chiederei di adottarmi come nipote supplementare.
    M.

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  3. La mia esperienza con le zie non è stata, come si suol dire, "idilliaca", era un'illusione.... adesso le guardo con gli occhi della realtà.
    Buona Serata
    Lecoq

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  4. che bello "Zia Mame"!!
    Grazie per questo post: io non ho zie né zii ma spero di diventarlo..

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  5. Sono d'accordo sul fatto che il ruolo di zia non è defnito bene e poi nemmeno la mia esperienza con le zie è stata "idilliaca" per quello come dice M.essere adottata da una zia come te non mi dispiacerebbe.
    Sara

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  6. Una aspirante zia Mame ? Spiritosa e intelligente perdipiù, adottami e sarò un nipote perfetto
    Luca

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  7. Innanzitutto la mia sorpresa per la citazione di Wodehouse,un autore ironico e divertente,ma,
    almeno qui,dimenticato.
    E poi un apprezzamento per un nuovo look delle zie, in cui non sono più elementi distintivi i capelli grigi.

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  8. E' da tanto che vorrei comprare il libro Zia Mame, forse mi deciderò. Certo che io non sono zia e le zie che avevo e che ho non hanno lasciato grandi tracce nella mia vita.
    Sono convinta invece che tu sia una zia meravigliosa...
    Ciao Grazie e buona giornata!
    Lara

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  9. Il mio rapporto con le zie è stato ed è pressoché inesistente, per varie ragioni.
    Questo però non mi ha impedito, credo, di trovarmi immediatamente a mio agio nel ruolo di zia, che interpreto proprio seguendo l'immagine stereotipata che hai abilmente tratteggiato: mi mancano solo i capelli grigi e lo chignon (gli occhiali ce li ho!).

    (flusies... bah)

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  10. Mia zia mi ha violentato quando avevo 11 anni.

    Eh eh magari... :)
    ac

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  11. @ Marco, Sara, Luca : grazie della richiesta di adozione.Ci pensero !

    @ Anna, Sibia, Lara: il libro su zia Mame è delizioso ma sarebbe da vedere anche il film.
    Grazie , Lara, per la fiducia che hai nelle mie qualità di zia: io spero di essere comunque per i miei nipoti un punto di riferimento.

    @ Costantino: a me Wodehouse piace tantissimo. La zia dai capelli grigi non esiste più (ahimé?!): ci sono le tinture e ci sono soprattutto molte zie giovani che non somigliano per nulla alle zie di un tempo.

    @ Duck : mi piacerebbe vederti in azione come zia ( anche senza chignon) mentre prepari manicaretti e leggi fiabe.
    (Il flusies lascia perplessa anche me.)

    @ Carmen : ricambio i complimenti e spero di "vederti" presto

    @ ac : temo sia un sogno diffuso

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  12. zia mamie... quanto me ne hanno parlato! che sia venuto il momento di leggerlo?
    un abbraccio zia grazia! :)

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  13. @ Tiziana : Sì, Tiziana, leggilo: è divertente, leggero, non volgare...di questi tempi non è poco !

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  14. Questo si chiama rendere i dovuti onori ad intere legioni di zie! E scritto con stile e perfetto garbo!

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  15. @grazie Adriano:noi zie siamo spesso di un garbo perfetto (o almeno ci proviamo)

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  16. Non so se hai fatto caso che nei racconti o nei film , quando si vuol raccontare una storia con dei ragazzi , li si libera spesso dei genitori, facendoli diventare orfani, allora intervengono le zie.Grandiose avventure con le zie , qualche volta parlerò della mia zia Mirella... Io non sarò mai zia , purtroppo , mi sarebbe tanto piaciuto !

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  17. invece le prozie?
    anna maria

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