Siamo già al primo di marzo e non posso venire
meno a quella che ormai sta diventando una piccola tradizione: mi affretto, dunque a pubblicare l’immagine del mese tratta dal calendario che ho scelto per quest’anno, la serie di
stampe con le "Cento famose vedute di Edo" realizzata tra il 1856 e il 1858 da
Utagawa Hiroshige.
Nel calendario tradizionale giapponese, sostituito più di un
secolo fa da quello gregoriano, il mese di marzo aveva due nomi: il "mese
migliore " o quello "del cambio di vestiti", denominazioni entrambe giuste se si pensa che siamo nel momento dell’anno, in cui finalmente inizia la primavera. Il freddo
dell’inverno cede il posto al tepore della bella stagione e i giacconi pesanti stanno per essere finalmente riposti nell'armadio.
L’immagine che ho
scelto, intitolata "Il frutteto di prugni di Kamada" ha proprio il sapore
di queste giornate, in cui la luce resta più a lungo e gli alberi cominciano a fiorire.
Il cielo di un'alba che va dal rosa al rosso e sembra preannunciare una giornata assolata si apre su una scena dalla
prospettiva inconsueta con i grandi tronchi degli alberi di prugno che formano come delle quinte, mentre i rami che, si intrecciano in alto, si coprono già dei primi fragili fiori bianchi.
Alcune persone camminano nel giardino, attorno a padiglioni di legno, mentre in primo piano, a destra compare parte di un sedile coperto da cuscini.
Sullo sfondo, chiude l'orizzonte, una fitta cortina di alberi fioriti.
Una scena, dove si avverte tutto l'incanto della bella stagione in una delle stampe più famose di Hiroshige, che, per la scelta dei colori e l'originalità dell'inquadratura, incontrò grande successo presso i pittori dell'impressionismo e che tuttora ci colpisce per la sua atmosfera intrisa di dolcezza e di poesia.