L’estate è passata in un soffio e siamo arrivati ormai al nono
mese dell’anno.
Il foglio che staccherò dal calendario che ho scelto per questo 2017 - la serie delle "Cento famose vedute di Edo" realizzata tra 1856 e ’58
dal pittore e incisore giapponese Utogawa Hiroshige - ha già i colori dell’autunno.
Ecco dunque che settembre inizia con la stampa intitolata “La cascate di Fudō ad Ōji”
Ecco dunque che settembre inizia con la stampa intitolata “La cascate di Fudō ad Ōji”
Siamo a nord di Edo, la grande città a cui l'artista dedica le sue vedute e che sarà poi ribattezzata
Tokyo.
All'interno di una foresta ombrosa domina la massa blu scuro dell’acqua
della cascata di Fudo, che prende il nome da Fudō Myō-ō, il re considerato nella devozione popolare buddista, un simbolo di saggezza.
Il luogo, rappresentato da Hiroshige,
è legata a un’antica leggenda, secondo cui una giovane donna avrebbe pregato per
cento giorni nuda sotto la cascata, fino a ottenere la guarigione del padre.
La
corda di canapa consacrata (shimenawa), legata in cima alla cascata, sottolinea la
sacralità del luogo, che, ancora a metà Ottocento, era frequentato da devoti
che vi si bagnavano, implorando per la loro salute.
Nella stampa in effetti è raffigurato un uomo nudo che sta entrando nello stagno, mentre un altro, che ne sembra appena uscito, è
rifocillato da una domestica che gli versa il tè.
Accanto, due donne con i loro eleganti
kimono sembrano dirigersi anch'esse verso l’acqua.
L’andamento verticale della composizione accentua l’altezza della
cascata, circondata dai tronchi degli alberi che conferiscono alla scena un
carattere solenne, quasi fosse ambientata all'interno di un tempio.
Il sole sfolgorante che illuminava le stampe precedenti ha lasciato qui il posto a una luce soffusa e a una penombra che ben si accordano con l'atmosfera crepuscolare di settembre, il mese in cui l'estate già sfuma nell'autunno.
Il sole sfolgorante che illuminava le stampe precedenti ha lasciato qui il posto a una luce soffusa e a una penombra che ben si accordano con l'atmosfera crepuscolare di settembre, il mese in cui l'estate già sfuma nell'autunno.
molto bella la relazione con il tempio, une correspondance...
RispondiEliminaNon avendola mai vista, ne godo la visione e la tua narrazione.
RispondiEliminaTi auguro un buon settembre.
Una cascata che viene giù come fosse un palo
RispondiEliminale rocce che incombono minacciose
lo shimenawa che anche lui ci mette del suo per far apparire la scena
come un posto terribile, e poi sotto c'è tanta tranquillità tra i bagnanti che fanno pic nic. Trovo una simpatica nota di vita in un alberello bellissimo e ribelle che si stacca dal folto delle fronde.
Mi ha sempre incuriosito questa capacità degli artisti giapponesi di altalenarsi tra una sintesi quasi approssimativa e l'analisi maniacale dei particolari. Ti seguo anche su faccialibro. Ciao.