sabato 22 gennaio 2011

I cavalli di Franz Marc.



I dipinti di Marc sono, da tempo, tra i miei preferiti. 
L’incontro con la sua pittura avvenne durante una lezione di disegno alle scuole medie. 
Fu una folgorazione. 

I suoi colori e la sua energia mi incantarono e mi incantano.
Li ho ricercati nelle gallerie, nei musei, perfino nei boschi della Baviera, a Kochel am See, dove, vicino a un lago, la sua casa di montagna è stata trasformata nel suo museo.

Franz Marc amava dipingere  animali, soprattutto cavalli, dai colori strani e inconsueti. 
Un suo quadro fu il manifesto del movimento artistico del Blaue Reiter (Il cavaliere azzurro), alla cui creazione collaborò, nel 1911, a Monaco, al fianco di Kandinsky, Jawlensky, Macke e Paul Klee.

Come i pittori dell’espressionismo tedesco, Franz Marc privilegia la comunicazione dei suoi sentimenti e delle sue sensazioni, rispetto alla rappresentazione oggettiva della realtà.

I cavalli, gli animali, non hanno oggettivamente i colori che Marc vede in loro.
Ma quello che conta è la sua percezione, il suo modo di guardarli e di considerarli. 
Non gli interessa applicare le leggi della prospettiva, né rappresentare nel quadro un' illusoria profondità spaziale.

Cavalli rossi  blu, 1913

Le linee e soprattutto i colori vivi, violenti e intensi sono la sua maniera di esprimere l’energia, la vitalità, ma anche la violenza del mondo che lo circonda.
Le mucche gialle, i cavalli blu, i cerbiatti rossi  arrivano direttamente ai nostri occhi, con impeto, con entusiasmo e senza filtri.
Hanno tutta  la forza, la potenza e il vigore della vita.
Sono dipinti con la passione di chi ama la vita.

La cosiddetta battaglia di Verdun- in realtà una lunga serie di offensive e scontri tra febbraio e dicembre 1916- rappresentò una delle pagine più sanguinose di quella carneficina che fu la prima guerra mondiale.
In dieci mesi morirono 259.000 soldati.
259.000 giovani con le loro speranze, i loro sogni, la loro fantasia e la loro voglia di vivere: studenti, professori, operai, professionisti, disoccupati, artisti.

Nel pressi di Verdun mori anche Franz Marc. 
Aveva 36 anni.





Un link al Museo di Franz Marc è quihttp://www.franz-marc-museum.de/


10 commenti:

  1. È così affascinante questa ricerca di libertà e di soggettività nell'arte moderna e contemporanea, quest'ansia di espressione di sé e del mondo non com'è ma come lo si vede (e non è in fondo sempre così? del mondo vediamo quel che vogliamo vedere, o no?).
    Si può non essere conquistati da certe soluzioni artistiche. Ma dal tentativo vitale e appassionato di esprimersi da parte di una personalità talentuosa e sensibile non si può che essere sedotti e trascinati.
    Così è, per me, con questi fiammeggianti cavalli.
    Grazie, come al solito, per le belle storie che racconti. Lo fai con grande grazia (nomina sunt consequentia rerum) e competenza, con calore e conoscenza.

    (liesivam)

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  2. Hai deciso di farmi commuovere ?
    Marco

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  3. mi sono sempre piaciuti moltissimo i suoi quadri,mi hanno emozionato.
    ora so molto meglio il perchè!!!
    Cri

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  4. Grazie tante, senza di te non avrei conosciuto Franz Marc. Ora vado a cercare informazionie fotografie
    Sara

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  5. C'è un bellissimo museo a Monaco di Baviera il Lenbachhaus, dove ci sono opere di Marc e di tutti i pittori del Blaue Reiter.
    Ecco il link

    http://www.lenbachhaus.de/cms/

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  6. Preziosi e proposti con generosa sapienza questi gioielli. Grazie davvero. Gil

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  7. Cara, il tuo blog è sempre ricco di splendidi spunti!Grazie davvero! :)

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  8. sono bellisssimissimi potresti mettere l'analisi dell'opera del cavallo blu II GRAZIE :D

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  9. affascinante , molto interessante , amo i cavalli e questi mi piacciono moltissimo.

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