Come dice il titolo di un libro di Wodehouse: le zie non sono gentiluomini.
E allora che cosa sono, che cosa rappresentano?
Eppure essere zia è importante: è ricoprire un ruolo diverso da quello dei genitori,è raccogliere confidenze, consigliare senza voler educare, è proteggere senza obbligare.
Spetta, forse, alle zie anche il compito di radicare nei nipoti non le "piccole virtù" dell'educazione quotidiana, ma le grandi e anche il piacere di consentire quelle lecite stravaganze che i genitori non permetterebbero.
Spetta, forse, alle zie anche il compito di radicare nei nipoti non le "piccole virtù" dell'educazione quotidiana, ma le grandi e anche il piacere di consentire quelle lecite stravaganze che i genitori non permetterebbero.
E io mi sento “zia” a tempo pieno.
Ho sei nipoti di varie età e di varie nazionalità (italiani, i miei, tedeschi, quelli di mio marito): tutti amatissimi.
Avevo vent'anni quando, per la prima volta, sono diventata zia.
Le mie zie paterne e materne erano allora, ai miei occhi, delle "vecchie signore" che incontravo regolarmente ai pranzi delle feste e che ritrovavo in tutte le occasioni liete o dolorose della vita familiare, ma a cui non avrei affidato il benché minimo segreto.
Per quel ruolo che mi era piombato addosso e a cui non ero preparata non avevo, nella vita, alcun modello di riferimento.
Per quel ruolo che mi era piombato addosso e a cui non ero preparata non avevo, nella vita, alcun modello di riferimento.
Mi riconoscevo poco nell'idea diffusa della zia vecchiotta, con i capelli raccolti e gli occhiali, che priva di figli, vizia i nipoti con appetitosi manicaretti, leggendo favole o filastrocche infantili e, tanto meno, nella zia maliziosa che introduce i nipoti a gioie proibite (come nel film "Grazie, zia" di Samperi)
Cercavo modelli nei libri e lì davvero potevo scegliere tra la vecchia brontolona dal cuore d'oro della zia Betsy del David Copperfield, le zie pettegole e impiccione di Wodehouse, l'affascinante e protettrice Duchessa Sanseverina della Certosa di Parma oppure le zie innamorate delle "Sorelle Materassi" di Palazzeschi...
Tanti libri, tante zie.
Tanti libri, tante zie.
Ma quale prendere ad esempio ?
Fu un caso: alla televisione, un pomeriggio d'estate, vidi un film americano, tratto da un libro di Patrick Dennis, solo recentemente divenuto di successo.
Eccolo, finalmente, il modello: divertente, travolgente, anticonformista, viaggiatrice impenitente, lieve ma non superficiale, pronta ad accompagnare i nipoti ovunque, pronta ad accettare ogni confidenza senza mai giudicare (e, in più, bella e ricca).
Eccolo l'esempio- inarrivabile, certo- ma a cui almeno ispirarsi per scoprire con quanta leggerezza e, insieme, con quanta profondità si possa ricoprire il ruolo di zia.
Era lei: Zia Mame !
Io ho avuto due zie diversissime l'una dall'altra, la zia Gabri che mi terrorizzava per la sua severità e la zia Olga che mi ha trasmesso il gusto per il cinema e per la lettura.In ogni caso la zia é una figura fondante per tutta la famiglia e avere una zia come zia Mame mi sarebbe piaciuto. grazie per farmi riflettere sulle zie e sui miei ricordi
RispondiEliminaBuona serata
Anna
Sono di una generazione in cui le zie non davano e non ricevevano confidenza; magari avessi avuto una zia come la zia Mame, anche se c'è un articolo di Lerner che la considera una reazionaria.
RispondiEliminaQuello che scrivi mi piace e se la mia età lo consentisse ti chiederei di adottarmi come nipote supplementare.
M.
La mia esperienza con le zie non è stata, come si suol dire, "idilliaca", era un'illusione.... adesso le guardo con gli occhi della realtà.
RispondiEliminaBuona Serata
Lecoq
che bello "Zia Mame"!!
RispondiEliminaGrazie per questo post: io non ho zie né zii ma spero di diventarlo..
Sono d'accordo sul fatto che il ruolo di zia non è defnito bene e poi nemmeno la mia esperienza con le zie è stata "idilliaca" per quello come dice M.essere adottata da una zia come te non mi dispiacerebbe.
RispondiEliminaSara
Una aspirante zia Mame ? Spiritosa e intelligente perdipiù, adottami e sarò un nipote perfetto
RispondiEliminaLuca
Innanzitutto la mia sorpresa per la citazione di Wodehouse,un autore ironico e divertente,ma,
RispondiEliminaalmeno qui,dimenticato.
E poi un apprezzamento per un nuovo look delle zie, in cui non sono più elementi distintivi i capelli grigi.
E' da tanto che vorrei comprare il libro Zia Mame, forse mi deciderò. Certo che io non sono zia e le zie che avevo e che ho non hanno lasciato grandi tracce nella mia vita.
RispondiEliminaSono convinta invece che tu sia una zia meravigliosa...
Ciao Grazie e buona giornata!
Lara
Il mio rapporto con le zie è stato ed è pressoché inesistente, per varie ragioni.
RispondiEliminaQuesto però non mi ha impedito, credo, di trovarmi immediatamente a mio agio nel ruolo di zia, che interpreto proprio seguendo l'immagine stereotipata che hai abilmente tratteggiato: mi mancano solo i capelli grigi e lo chignon (gli occhiali ce li ho!).
(flusies... bah)
Mia zia mi ha violentato quando avevo 11 anni.
RispondiEliminaEh eh magari... :)
ac
@ Marco, Sara, Luca : grazie della richiesta di adozione.Ci pensero !
RispondiElimina@ Anna, Sibia, Lara: il libro su zia Mame è delizioso ma sarebbe da vedere anche il film.
Grazie , Lara, per la fiducia che hai nelle mie qualità di zia: io spero di essere comunque per i miei nipoti un punto di riferimento.
@ Costantino: a me Wodehouse piace tantissimo. La zia dai capelli grigi non esiste più (ahimé?!): ci sono le tinture e ci sono soprattutto molte zie giovani che non somigliano per nulla alle zie di un tempo.
@ Duck : mi piacerebbe vederti in azione come zia ( anche senza chignon) mentre prepari manicaretti e leggi fiabe.
(Il flusies lascia perplessa anche me.)
@ Carmen : ricambio i complimenti e spero di "vederti" presto
@ ac : temo sia un sogno diffuso
zia mamie... quanto me ne hanno parlato! che sia venuto il momento di leggerlo?
RispondiEliminaun abbraccio zia grazia! :)
@ Tiziana : Sì, Tiziana, leggilo: è divertente, leggero, non volgare...di questi tempi non è poco !
RispondiEliminaQuesto si chiama rendere i dovuti onori ad intere legioni di zie! E scritto con stile e perfetto garbo!
RispondiElimina@grazie Adriano:noi zie siamo spesso di un garbo perfetto (o almeno ci proviamo)
RispondiEliminaNon so se hai fatto caso che nei racconti o nei film , quando si vuol raccontare una storia con dei ragazzi , li si libera spesso dei genitori, facendoli diventare orfani, allora intervengono le zie.Grandiose avventure con le zie , qualche volta parlerò della mia zia Mirella... Io non sarò mai zia , purtroppo , mi sarebbe tanto piaciuto !
RispondiEliminainvece le prozie?
RispondiEliminaanna maria