Inizia oggi il nono mese di quest'anno e io, per la nona volta, stacco il foglio del calendario che ho scelto per il 2016, curiosa, come sempre, di vedere cosa ci riserva per settembre.
C'era da immaginarselo: nessuna novità! Come in tutti i Cicli dei calendari figurati medioevali, anche nelle immagini rappresentate nei colori scintillanti della vetrata realizzata nel primo quarto del XIII secolo per il deambulatorio sud della cattedrale di Chartres, settembre è il mese in cui si vendemmia:
Dentro un grande tino due contadini, con le loro tuniche dai colori brillanti nei toni del rosso e del giallo, stanno pigiando i grappoli d'uva.
Anzi, uno di loro li sta ancora cogliendo da un ramo di vite sovraccarico, mentre l'altro, che sorregge con la mano destra un attrezzo agricolo, indossa la cuffietta tipica dell'epoca per difendersi dai primi freddi.
Settembre, si sa, è in cui le giornate si fanno sempre più brevi e il fresco comincia a farsi sentire. Ma è anche (e soprattutto) il mese del vino.
Anzi, uno di loro li sta ancora cogliendo da un ramo di vite sovraccarico, mentre l'altro, che sorregge con la mano destra un attrezzo agricolo, indossa la cuffietta tipica dell'epoca per difendersi dai primi freddi.
Settembre, si sa, è in cui le giornate si fanno sempre più brevi e il fresco comincia a farsi sentire. Ma è anche (e soprattutto) il mese del vino.
La vendemmia nel medioevo rappresenta uno dei punti culminanti del calendario dei lavori dei campi e l'occasione di una festa che, finalmente, può coinvolgere tutti, signori e contadini, soprattutto quando, come nella scena raffigurata nella vetrata, i rami sinuosi della vite si curvano sotto il peso dei grappoli e la raccolta si preannuncia abbondante.
Il vino - alimento indispensabile alla stessa stregua del pane, con cui spartisce, nel rito dell'Eucarestia, la medesima dimensione sacra - non mancherà nelle case dei ricchi, ma nemmeno alla tavola dei più poveri e già l'odore inebriante del mosto rallegra gli animi di tutti.
Il vino - alimento indispensabile alla stessa stregua del pane, con cui spartisce, nel rito dell'Eucarestia, la medesima dimensione sacra - non mancherà nelle case dei ricchi, ma nemmeno alla tavola dei più poveri e già l'odore inebriante del mosto rallegra gli animi di tutti.
Settembre si apre, dunque, con un'immagine piena di speranza, la migliore per accogliere con ottimismo l'autunno che avanza ormai rapidamente.
La vetrata di Settembre sorprende comunque: aldilà della consueta tematica legata al mese, qui si guarda, ammirati, l'elegante riproduzione dei tralci di vite pieni di grappoli.
RispondiEliminaMi piace l'"immagine piena di speranza" e non c'è miglior modo per accogliere l'ottimismo che con della buona uva e del buon vino ;)
RispondiEliminaottimo
RispondiElimina